Scultura tessile dai forti volumi plastici, attraversati da un’intricata rete di corde, che come il sistema venoso percorre in modo caotico tutta la superfice. I volumi imbottiti formano una corazza a enfatizzare il suo portamento marziale. Ares rappresenta l'archetipo del guerriero, agisce, afferma la propria volontà e la propria verità: energia bellica che può trasformarsi in lotta perenne, competitività esasperata, sopraffazione. La figura del ‘guerriero’ esprime così sia la polarità dell’eroe, sia quella del distruttore. La scultura antropomorfa di Ares è un corpo senza pelle; il costato è esposto come i resti della sua simbolica corazza e ci mostra, nell’arroganza del suo incedere, l’insensatezza della volontà di guerra.

Inside XIII – Ares

2022 75 x 100 cm                                                                                                                                                                      Scultura tessile cucita in tela - imbottitura vegetale - Base di ferro.   Scultura tessile dai forti volumi plastici, attraversati da un’intricata rete di corde, che come il sistema venoso percorre in modo caotico tutta la superfice. I volumi imbottiti formano una...

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arazzo, arte tessile, arte tessile fiber art, astrazione organica, Bassorilievo tessile, culto della Madre Terra, fiber art, Grande Madre, Mixed media, ricamo, sculture tessili, ossa

INSIDE X – Caos calmo

2023                                                                                                                                                              Quadrittico:   80×120 cm cad.                                                                                                                           Tecnica mista. Tela modellata con cordini su telaio. Imbottitura vegetale. Ricami con filo di cotone....

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CALENDARIO

Calendario   2020 Diametro 60 cm H 200 cm Cerchio in tela e intreccio di corde. Gusci di chiocciole. Ready made     Dedicato a un caro amico che non c’è più.     Un artista Zen raccomandava di compiere in ogni caso, anche in assenza di ispirazione e di concentrazione, almeno un gesto quotidiano,...

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INSIDE VIII – radici

Inside VIII- radici   2020 80x120 cm Tecnica mista. Tela modellata con cordini su telaio. Imbottitura vegetale. Ricami con filo di cotone.   Inside VIII  è un’opera concepita durante il periodo di quarantena per il Corona virus. Sola, messa di fronte alla fragilità, ai limiti del mio essere, alla percezione di...

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Dedicato alle madri di tutti i figli morti in mare, in terre ostili, uccisi dall’insensatezza dell’uomo. La madre addolorata stava in lacrime presso la Croce su cui pendeva il Figlio. E il suo animo gemente, contristato e dolente una spada trafiggeva. ………………………… Chi non piangerebbe al vedere la Madre di Cristo in tanto supplizio? Chi non si rattristerebbe al contemplare la pia Madre dolente accanto al Figlio?” (testo di Jacopone da Todi tratto dallo Stabat Mater di Vivaldi)   Quest’opera nasce dall’orrore provato per la totale indifferenza, non solo per la morte di centinaia di migliaia di giovani, ma anche per la sofferenza di centinaia di migliaia di famiglie, di madri. Il dolore in quest’opera è trattato come una notizia di cronaca. E’ un racconto esploso in frammenti legati insieme dalla necessità di narrazione. Uso la stampa digitale su tela, per evidenziarne l’aspetto freddo e impersonale. Se non fosse che, l’intervento del cucire, dell’annodare, del ricamare e del tessere, lo riporta inevitabilmente a un coinvolgimento, da parte dell’astante, empatico ed emotivo. Ogni frammento è testimonianza di un vissuto, momenti di un quotidiano femminile, testimonianza di un’attesa, di centinaia di ferite inferte da una lontananza forzosa e giornalmente cucite e ricucite. Sino all’esplosione finale. La perdita del figlio, divenuto nel racconto dei mass media numero impersonale senza umanità. Dal punto di vista formale ero interessata a trovare una sinergia tra il modellato con tela e la sua riproduzione digitale. In alcuni frammenti ne ho tentato una fusione in una sorta di trompe l’oeil, dove l’uso di cuciture con corde ribatte realisticamente ciò che è stampato.

STABAT MATER – Frammenti di dolore

2020 100x150 cm Tela cucita con corde su telaio. Stampa digitale. Ready made.   “Premio Pescara Art Museo d’Arte Moderna Vittoria Colonna 2020     Dedicato alle madri di tutti i figli morti in mare, in terre ostili, uccisi dall’insensatezza dell’uomo.   La madre addolorata stava in lacrime presso la Croce su cui pendeva...

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La scultura tessile antropomorfa non è una novità nella produzione di Patrizia Trevisi, dove compaiono spesso figure femminili con una forte valenza archetipica che poco o nulla concedono all’estetica, concentrandosi piuttosto intorno a un forte nucleo significante ed espressivo. La bambina con la palla rossa si discosta da questa consuetudine; analogo resta il procedimento di costruzione della statua ma lei è bella, delicata, aggraziata nei movimenti.» (Giulia Ripandelli)                                 Qui l’archetipo si rappresenta nell’immagine quotidiana e familiare di una bambina con la sua palla rossa ma non c’è nessuna gioia nel gioco; il suo viso è triste e malinconico. Si legge in questo la consapevolezza del passaggio dall’infanzia all’adolescenza. La sua pelle di bambina, bianca e delicata, sapientemente cucita assemblando ritagli di stoffa e merletti, è ormai una gabbia troppo stretta e dolorosa per la sua età che, come il guscio di una crisalide, si spacca per far fuoriuscire la farfalla, si strappa lasciando trasparire la materia all’interno trasformata. La costruzione delicata e aggraziata della figura crea un corto circuito con la drammaticità delle lacerazioni, ricucite da una mano compassionevole che cerca di rimettere insieme qualcosa che si è definitivamente strappato.

Bambina con la palla rossa – La trasformazione

2019 170 cm h Statua tessile cucita con cordini - Imbottitura vegetale - Testa, mani e piedi modellati in gesso. base di legno     La scultura tessile antropomorfa non è una novità nella produzione di Patrizia Trevisi, dove compaiono spesso figure femminili con una forte valenza archetipica che poco...

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In Inside VI è in atto quel processo evolutivo che ha portato alla formazione di un sistema complesso e organizzato che ha determinato la vita, dalla formazione della molecola organica, capace di produrre copie di se stessa, alla cellula. Il cerchio, struttura portante dell’opera, nella sua astratta rotazione senza principio ne fine ci mostra il ciclo che va dalle macro molecole alla complessità del sistema organico. La trama d’intrecci e connessioni delle corde suggerisce che tutte le forme di vita sono legate da relazioni di discendenza e di selezione comune, attraverso la fitta rete dell’informazione.

INSIDE VI – la cellula

  2019 Diametro 60x 180 cm h                                                                                                                                             Tela cucita con corde. Telaio di legno   In Inside VI è in atto quel processo evolutivo che ha portato alla formazione di un sistema complesso e organizzato che ha determinato la vita, dalla formazione della molecola organica, capace di produrre copie...

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Ho pensato l’istallazione come una scena teatrale in cui si svolgono due monologhi. Quello dell’Opera, INSIDE V, un bassorilievo in tela modellato con corde, che si presenta al pubblico,  e il monologo silenzioso di una Presenza-Assenza, quella dell’artista, rappresentata dalla sedia. L’opera sta per essere terminata. Un ultimo sguardo, un’ultima riflessione. L’artista è uscito dalla scena, si è allontanato, ma i rotoli di corda sulla sedia lo tengono ancora legato a lei come cordoni ombelicali, emotivamente allacciato come in un abbraccio. E’ la rappresentazione degli ultimi attimi dell’atto creativo dove tutto è ancora in relazione, tutto può accadere. Quel momento prima, quell’istante incomprensibile che definisce l’opera finita ed autonoma, separata definitivamente dal suo creatore.

INSIDE V – ‘non mi lasciare’

2018 “Sella curulis” Museo d’arte Moderna “ Vittoria Colonna “ Pescarart Pescara Cm 100x150 Installazione con arazzo in tela cucita con corde. Sedia di legno   Ho pensato l’istallazione come una scena teatrale in cui si svolgono due monologhi. Quello dell’Opera, INSIDE V, un bassorilievo in tela modellato con corde,...

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In quest’opera l’artista ha scelto di lavorare simbolicamente sulla forma del cerchio.                              Forma senza inizio e senza fine. Come fosse l’occhio di un microscopio, per intraprendere il “viaggio all’interno”, il “viaggiarsi dentro”.  Inside IV fa parte della sua ricerca sull’Organico; andare oltre la Tela-Pelle; entrare nei tessuti, nei suoi reticolati e fibre, nelle linee dinamiche; penetrare nelle connessioni infinite tra cellula e cellula.  Per dare maggior risalto alle connessioni e ai loro tracciati, ha srotolato sul pavimento gomitoli di corda, percorsi simbolici tra il finito e il suo divenire, tra il buio dell’indistinto e la luce della visione, tra l’opera e il suo autore. Atelier#2 - 2018 MACRO Museo di Arte Contemporanea ROMA Diametro 150 cm Tela su telaio. Imbottitura in cotone. Cuciture, nodi e tiranti con corde varie. Nero - Atelier#2 Il Nero delle pareti dell’atelier è stato la mia grotta. La luce dei fari puntati sul cubo dai divisori di cristallo ha illuminato il processo creativo e di ricerca: il mio procedere. Come in una capsula spaziale ho iniziato il mio viaggio all’interno di quell’assoluto Nero. I visitatori, particelle di realtà, nuotandoci dentro silenziosamente, hanno partecipato a questo mio “ fare”, alcuni con il desiderio di condividere il viaggio, altri di essere solo spettatori, altri ancora di essere testimoni degli occhi visionari di un artista. Niente avrebbe potuto interpretare meglio di questo Nero lo stato di concentrazione, ricerca, fatica e lotta per la realizzazione di un’Opera. A sottolineare la focalizzazione di questo “fare”, ho scelto di lavorare simbolicamente sulla forma del cerchio, come fosse l’occhio di un microscopio, per intraprendere il “viaggio all’interno”, il viaggiarsi dentro. “Inside IV” fa parte della mia ricerca sull’Organico: andare oltre la Tela-Pelle, entrare nei tessuti, nei suoi reticolati e fibre, nelle linee dinamiche, nelle connessioni infinite tra cellula e cellula. E proprio per dare maggior risalto alle connessioni e ai loro tracciati, ho srotolato sul pavimento nero dell’atelier gomitoli di corda a collegare l’arazzo “Inside II”, già realizzato in precedenza, al Cubo-Artista: percorsi simbolici tra il finito e il suo divenire, tra il buio dell’indistinto e la luce della visione, tra l’opera e il suo autore.

INSIDE IV – Viaggiarsi dentro

  2018 Diametro 150 cm Tela su telaio. Imbottitura in cotone. Cuciture, nodi e tiranti con corde varie.   In quest’opera l’artista ha scelto di lavorare simbolicamente sulla forma del cerchio. Forma senza inizio e senza fine. Come fosse l’occhio di un microscopio, per intraprendere il “viaggio all’interno”, il “viaggiarsi...

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Centaura è rappresentata in questa piccola statua tessile al galoppo, preda delle sue forze istintive e pulsionali, degli istinti primitivi ma nel rovesciare il capo verso l’alto, nell’urlo silenzioso del volto, esprime tutta la volontà di unificare e armonizzare la propria parte animalesca (libido) con la parte “superiore” del suo essere umano. Nella dicotomia tra la metà umana e la metà equina è simboleggiata la lotta tra ratio apollinea e istinto dionisiaco. Centaura rappresenta la perfetta unione tra il fisico e il mentale in quanto il centauro è un cavaliere tutt’uno con il proprio cavallo; la sua funzione simbolica è quella del recupero del rapporto tra corpo e mente, con consapevolezza.

Centaura – Processo di unificazione

2016 Tela cucita con cordini e imbottita.Terra cruda. Conchiglie. Base in ferro.  45 cm h       Centaura è rappresentata in questa piccola statua tessile al galoppo, preda delle sue forze istintive e pulsionali, degli istinti primitivi ma nel rovesciare il capo verso l’alto, nell’urlo silenzioso del volto, esprime tutta...

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