La Dea dei serpenti è una divinità legata al culto delle forze ctonie e degli inferi. È la Grande Madre che, associata con il simbolo del serpente, assume il valore di Trasformazione, di Morte e Rinnovamento. In questa piccola scultura tessile la dea danza in maniera sinuosa; la sua sofisticata pettinatura, caratterizzata da ricci anguiformi, emana forza rigenerativa. NeI moto vorticante della danza è rappresentato il movimento perpetuo del Tempo/Chronos, che si divora e si rigenera. Il serpente diviene la Dea stessa e viceversa: condividono i poteri, le manifestazioni e i simboli ad essi legati.

La dea dei serpenti

2016 35 x 45 cm Tela cucita con cordini - Imbottitura in cotone. Terracotta - Conchiglie. Base in ferro.   La Dea dei serpenti è una divinità legata al culto delle forze ctonie e degli inferi. È la Grande Madre che, associata con il simbolo del serpente, assume il valore...

Read More
Contrassegnata da netti chiaroscuri che le restituiscono una forte plasticità, Uroboros rappresenta il serpente che si mangia la coda. Divorandosi e nello stesso tempo rigenerandosi continuamente, forma un ciclo continuo di nascita, morte e rinascita. In questa scultura tessile i forti volumi delle spire si annodano in un movimento vorticante. È un moto senza fine che crea instabilità, turbolenza e provoca un vuoto. Una soglia di passaggio, un canale tra passato e futuro, alla continua ricerca di quella perduta unità con il tutto.

Uroboros – Il vortice

60x80 cm Opera in tela - imbottitura in juta - cucita con cordami. Base di ferro.   Contrassegnata da netti chiaroscuri che le restituiscono una forte plasticità, Uroboros rappresenta il serpente che si mangia la coda. Divorandosi e nello stesso tempo rigenerandosi continuamente, forma un ciclo continuo di nascita,...

Read More