La Sirena era per gli Etruschi il simbolo della grande Dea, la Madre degli Dei nel Pantheon delle divinità. Era rappresentata sui monumenti come simbolo di fertilità e potere femminili, scolpita all'ingresso delle tombe, in funzione di psicopompo, che accompagnava le anime dei defunti nell'Aldilà. Nota è la Tomba della Sirena nella necropoli di Sovana (GR), la cui protagonista è una sirena bicaudata, a richiamare la connessione con il mondo sotterraneo. Nel pensiero cristiano le sirene simboleggiavano un ammonimento ai peccati della carne, mentre, secondo altri studi, testimonierebbero il passaggio dal paganesimo al cristianesimo. In particolare il culto della fertilità dionisiaca, sopravvissuto nelle zone rurali. In quest’opera, come spesso raffigurata nella tradizione, ha le gambe pinnate divaricate, a evidenziare l’inguine femminile. La coda, aprendosi, mostra la vulva, svelando la sorgente sacra del suo potere e riconducendo la sua essenza alla funzione generativa. La sirena è un essere doppio: donna-animale, ragione-istinto e infine vita-morte.

Sirena bicaudata – La tentazione

2016 Tela cucita con cordini e imbottita.Terra cruda. Conchiglie. Base in ferro. 45 cm h       La Sirena era per gli Etruschi il simbolo della grande Dea, la Madre degli Dei nel Pantheon delle divinità. Era rappresentata sui monumenti come simbolo di fertilità e potere femminili, scolpita all'ingresso delle tombe,...

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