Questa piccola scultura modellata in gesso, dai volumi rigonfi, raffigura un corpo ibrido dalle pingui forme femminee e maschili. È un ermafrodito, in cui l’ambivalenza sessuale fa di lui il simbolo del ‘mettere assieme’, dell’unificazione dei contrari. «…erano due in una sola carne». (San Paolo) Nel corso dell’evoluzione culturale l’essere primordiale androgino diventa simbolo dell’unità della personalità, del ‘sé’, in cui il conflitto dei contrasti si compone; riunificandoli, fa da mediatore fra le basi inconsce e la coscienza. Maschile e femminile ci abitano, contrassegnando l’uno la nostra dimensione cosciente, l’altro, la nostra dimensione inconscia.
Oggetti di culto