Land Art Furlo 2016 TOTEM VII edizione
Parco Museo Sant’Anna del Furlo
50 x 50 x 200 cm
Opera in tela, imbottita con juta e cucita con corde.
Ready made. Tecnica mista
Lingam è un monumento votivo, il Totem della Fertilità. Il Grande Fecondatore della Terra e del Cielo. Su due facciate del corpo del Lingam sono raffigurati genitali femminili; sui due lati contrapposti questi si trasformano nel grande Seme, che spaccandosi nella terra compie il suo rito della Fecondazione.
La tela, di cui è ricoperta la struttura dell’obelisco, diviene pelle, avvolge e unisce gli organi generatori. Per renderne indissolubile la loro l’unione, la tela-pelle è legata con corde e nodi; cucita e ricucita, diviene simbolo della complessità e indissolubilità della divina Coniunctio. Sul basamento del Lingam, come sulla sua estremità, si saldano, come conchiglie su uno scoglio, mammelle di ogni forma e grandezza. Esse rappresentano la Grande Madre e donano il nutrimento al generato. Sono l’elemento umido, il liquido, il mare. Su queste, come abbandonati dalle onde sulla battigia, troviamo piccoli oggetti, resti di giocattoli e conchiglie, testimonianze di infinite storie di una umanità che sempre si genera nell’incessante ciclo di nascita e morte.
“Lingam” nasce dalla richiesta a 80 artisti di interpretare un Obelisco per una mostra. Ho visto l’obelisco come un monumento votivo, il Totem della Fertilità. Il Grande Fallo della Terra. il Grande Fecondatore dello spazio e del cielo. Sulle quattro facciate della base, le grandi Vulve Generatrici. L’Obelisco-Lingam nel penetrare lo spazio genera forza centrifuga. Aria.
Le Fessure-vulve, invece, con forza centripeta, t’invitano ad essere penetrate. Dentro, nelle viscere, nel segreto della Creazione, al centro della Rivelazione. Fuoco.
Sui due lati contrapposti, l’organo genitale femminile si trasforma nel grande Seme che spaccandosi nella terra compie il suo rito della Fertilità. Terra.
La tela, di cui è ricoperta la struttura dell’obelisco, diviene pelle, avvolge e unisce il “ Fallo generatore” e La “Vulva generatrice”.
Per renderne indissolubile l’unione, la tela-pelle è legata con corde e nodi. E’ stracciata, cucita, legata, incisa. Informe, sporca, piena di detriti e corrugamenti.
E’ cucita e ricucita, come grandi cicatrici, simbolo della lotta, del dolore, per la divina “Coniunctio”.Anche negli “Archetipi in scatola”: “coppia mistica” “androgino” “siamese”, l’unione del femminile e del maschile, dell’uomo e della donna, portano sempre le tracce e i segni di questa lotta. La sublime aspirazione ad una fusione, spesso, diventa divorarsi reciprocamente( vedi in “Coppia”).
Sul basamento del Lingam, come sul glande, si saldano, come conchiglie su uno scoglio, mammelle di ogni forma e grandezza. Loro sono la Grande Madre. Donano il nutrimento al generato. Sono l’elemento umido, il liquido, il mare. Acqua. Dalle mammelle fuoriescono oggetti e conchiglie che, abbandonati dal mare su una spiaggia, sono stati prescelti e raccolti. Sono molti anni che lavoro sull’elemento della mammella nutrice. In molte opere, l’ho modellato nel gesso, inscrivendolo in moduli quadrati e ripetuti. Li ho aggregati, in modo di facilitare la trasmissione dinamica come un assoluto atto creativo.
In altre, la mammella-nutrice è realizzata in tela e composta con lo stesso principio delle opere di gesso. Queste mammelle sono gli ex voto che vedevo nella mia infanzia. Sovrapposti uno sull’altro, aderivano, come incrostazioni, alle mura di Roma. Qui, le donne pregavano la Madonna- Grande Madre, supplicavano una grazia per i loro figli, i Generati. Molte di queste forme-mammelle sono realizzate con opera di cucito, ricamo o uncinetto. (Magna Madre – Vierge)
In risalto è l’opera femminile (muliebre), la sua grazia e creatività. Dona all’opera, il valore di calore, di “Familia”, di amore e dedizione. Fuoco.
Per questa “affettuosità” Lingam, imbottito di paglia e cotone, è morbido, si può abbracciare, è Femminile, mitiga nella sua accoglienza il suo opposto Maschile.
Opere in tela