Signora degli animali e della natura, divinità cosmica e della fecondità: è qui rappresentata come simbolo del nutrimento. Lo stomaco-grembo materno è ricoperto di seni-capezzoli multipli, che simboleggiavano l’abbondante nutrimento per la sua prole. L’artista, riferendosi ai significati simbolici della dea – dall’accoglienza al nutrimento, dall’affetto al calore materno, dalla sessualità alla bellezza – evidenzia come tutti questi fattori condizionino la donna a livello culturale e morale. La donna che vuole allattare al seno si trova spesso a vivere in conflitto fra il ruolo di donna e quello di madre. Subisce infatti forti pressioni culturali e psicologiche, laddove il seno è visto come oggetto sessuale. Allattare paradossalmente appare come un uso desueto e improprio: un paradosso a livello fisiologico, considerata la reale funzione delle mammelle. Incurante del valore inestimabile dell’allattamento naturale e del suo valore psicologico e affettivo.
Opere in tela