Scultura tessile dai forti volumi plastici, attraversati da un’intricata rete di corde, che come il sistema venoso percorre in modo caotico tutta la superfice. I volumi imbottiti formano una corazza a enfatizzare il suo portamento marziale. Ares rappresenta l'archetipo del guerriero, agisce, afferma la propria volontà e la propria verità: energia bellica che può trasformarsi in lotta perenne, competitività esasperata, sopraffazione. La figura del ‘guerriero’ esprime così sia la polarità dell’eroe, sia quella del distruttore. La scultura antropomorfa di Ares è un corpo senza pelle; il costato è esposto come i resti della sua simbolica corazza e ci mostra, nell’arroganza del suo incedere, l’insensatezza della volontà di guerra.

Inside XIII – Ares

2022 75 x 100 cm                                                                                                                                                                      Scultura tessile cucita in tela - imbottitura vegetale - Base di ferro.   Scultura tessile dai forti volumi plastici, attraversati da un’intricata rete di corde, che come il sistema venoso percorre in modo caotico tutta la superfice. I volumi imbottiti formano una...

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I telai tondi o tamburelli sono i supporti dove, chiuse all’interno delle loro case, le donne ricamavano, fiorami, ghirigori gentili, leziosi simboli di un concetto di femminilità imposta per secoli dal potere maschile. L’opera all’apparenza si presenta come un’immagine amabile e romantica; in realtà, ogni tamburello è un vetrino per microscopio; è una cruda osservazione scientifica dei tessuti anatomici di un corpo femminile. In ogni telaio è ricamato un macro ingrandimento del suo tessuto connettivo, muscolare e osseo, delle sue cellule e sinapsi, della sua catena del DNA. Il raffinato bianco écru, colore prescelto per il ricamo ingentilisce l’opera e ci disorienta mentre la crudezza del racconto ci porta nella profondità, nell’essenza del corpo della “sposa”; nella sua struttura organica nata dalla vita e capace di generare vita. Organismo che governato dalle leggi della natura non risponde alle regole dell’apartheid di genere, della religione, dei regimi oppressivi, dei diritti della dittatura maschilista, che determinano il grado della sua inclusione o esclusione dalla vita sociale e culturale. Ancora oggi in nome di queste “regole” il corpo della donna è ferito, umiliato, insultato, mutilato, represso, violato, annichilito, privato della libertà, ucciso.

Inside XII – I tessuti della sposa

2023 N.13 telai circolari dimensioni da cm 20 a cm 33 Totale cm 150x120 h     I telai tondi o tamburelli sono i supporti dove, chiuse all’interno delle loro case, le donne ricamavano, fiorami, ghirigori gentili, leziosi simboli di un concetto di femminilità imposta per secoli dal potere maschile....

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Quest’opera è la risoluzione e la sintesi tridimensionale della mia ricercaformale condotta nel quadrittico Il vitalismo delle linee si sviluppa con una forte dinamicità intorno alla forma circolare gravida di volumi aggettanti. Le costolature a bassissimo rilievo, l’intrigo delle linee ricamate, convergono tutte verso l’apertura centrale, la penetrano e l’oltrepassano in un eterno movimento rotatorio. Soltanto un lato dell’opera contenuto da una tessitura di linee-corde segna una pausa da questo roteare infinito. È la parte che sta corrompendosi; la materia che si disfa e perde forma: una pausa prima di essere di nuovo risucchiata dal quel complesso e intricato vorticare.

INSIDE XI – Elogio della complessità

2021 65 x 25 x 85 cm h                                                                                                                                                        Scultura cucita in tela modellata con cordini. Imbottitura vegetale.                                                       Ricami con filo di cotone. Base di ferro.   Quest’opera è la risoluzione e la sintesi tridimensionale della mia ricerca formale condotta nel quadrittico. Il vitalismo delle linee si sviluppa...

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Arazzo, Arte tessile Fiber art, Astrazione organica, Bassorilievo tessile, culto della Madre Terra, Grande Madre, Mixed media, ossa, Ready made, Ricamo, Scultura tessile, quadrittico

INSIDE IX – La gabbia

2023 Quadrittico:   80×120 cm cad.                                                                                                                          Tecnica mista. Tela modellata e cucita con cordini su telaio. Imbottitura vegetale. Ricami con filo di cotone....

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CALENDARIO

Calendario   2020 Diametro 60 cm H 200 cm Cerchio in tela e intreccio di corde. Gusci di chiocciole. Ready made     Dedicato a un caro amico che non c’è più.     Un artista Zen raccomandava di compiere in ogni caso, anche in assenza di ispirazione e di concentrazione, almeno un gesto quotidiano,...

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INSIDE – VII BONES

2020 80×120 cm Tecnica mista. Tela modellata con cordini su telaio. Imbottitura vegetale. Ricami con filo di cotone.   In un involucro di pelle in una scatola di osso vivo……… Sola nella mia grotta vado alla ricerca, accendendo fiammiferi mentre procedo. Graffiti di sangue ed escrementi brillano sulle mie pareti paleolitiche.   Involucro di pelle Dorothy Molloy   La mia...

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Dedicato alle madri di tutti i figli morti in mare, in terre ostili, uccisi dall’insensatezza dell’uomo. La madre addolorata stava in lacrime presso la Croce su cui pendeva il Figlio. E il suo animo gemente, contristato e dolente una spada trafiggeva. ………………………… Chi non piangerebbe al vedere la Madre di Cristo in tanto supplizio? Chi non si rattristerebbe al contemplare la pia Madre dolente accanto al Figlio?” (testo di Jacopone da Todi tratto dallo Stabat Mater di Vivaldi)   Quest’opera nasce dall’orrore provato per la totale indifferenza, non solo per la morte di centinaia di migliaia di giovani, ma anche per la sofferenza di centinaia di migliaia di famiglie, di madri. Il dolore in quest’opera è trattato come una notizia di cronaca. E’ un racconto esploso in frammenti legati insieme dalla necessità di narrazione. Uso la stampa digitale su tela, per evidenziarne l’aspetto freddo e impersonale. Se non fosse che, l’intervento del cucire, dell’annodare, del ricamare e del tessere, lo riporta inevitabilmente a un coinvolgimento, da parte dell’astante, empatico ed emotivo. Ogni frammento è testimonianza di un vissuto, momenti di un quotidiano femminile, testimonianza di un’attesa, di centinaia di ferite inferte da una lontananza forzosa e giornalmente cucite e ricucite. Sino all’esplosione finale. La perdita del figlio, divenuto nel racconto dei mass media numero impersonale senza umanità. Dal punto di vista formale ero interessata a trovare una sinergia tra il modellato con tela e la sua riproduzione digitale. In alcuni frammenti ne ho tentato una fusione in una sorta di trompe l’oeil, dove l’uso di cuciture con corde ribatte realisticamente ciò che è stampato.

STABAT MATER – Frammenti di dolore

2020 100x150 cm Tela cucita con corde su telaio. Stampa digitale. Ready made.   “Premio Pescara Art Museo d’Arte Moderna Vittoria Colonna 2020     Dedicato alle madri di tutti i figli morti in mare, in terre ostili, uccisi dall’insensatezza dell’uomo.   La madre addolorata stava in lacrime presso la Croce su cui pendeva...

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Centaura è rappresentata in questa piccola statua tessile al galoppo, preda delle sue forze istintive e pulsionali, degli istinti primitivi ma nel rovesciare il capo verso l’alto, nell’urlo silenzioso del volto, esprime tutta la volontà di unificare e armonizzare la propria parte animalesca (libido) con la parte “superiore” del suo essere umano. Nella dicotomia tra la metà umana e la metà equina è simboleggiata la lotta tra ratio apollinea e istinto dionisiaco. Centaura rappresenta la perfetta unione tra il fisico e il mentale in quanto il centauro è un cavaliere tutt’uno con il proprio cavallo; la sua funzione simbolica è quella del recupero del rapporto tra corpo e mente, con consapevolezza.

Centaura – Processo di unificazione

2016 Tela cucita con cordini e imbottita.Terra cruda. Conchiglie. Base in ferro.  45 cm h       Centaura è rappresentata in questa piccola statua tessile al galoppo, preda delle sue forze istintive e pulsionali, degli istinti primitivi ma nel rovesciare il capo verso l’alto, nell’urlo silenzioso del volto, esprime tutta...

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La Sirena era per gli Etruschi il simbolo della grande Dea, la Madre degli Dei nel Pantheon delle divinità. Era rappresentata sui monumenti come simbolo di fertilità e potere femminili, scolpita all'ingresso delle tombe, in funzione di psicopompo, che accompagnava le anime dei defunti nell'Aldilà. Nota è la Tomba della Sirena nella necropoli di Sovana (GR), la cui protagonista è una sirena bicaudata, a richiamare la connessione con il mondo sotterraneo. Nel pensiero cristiano le sirene simboleggiavano un ammonimento ai peccati della carne, mentre, secondo altri studi, testimonierebbero il passaggio dal paganesimo al cristianesimo. In particolare il culto della fertilità dionisiaca, sopravvissuto nelle zone rurali. In quest’opera, come spesso raffigurata nella tradizione, ha le gambe pinnate divaricate, a evidenziare l’inguine femminile. La coda, aprendosi, mostra la vulva, svelando la sorgente sacra del suo potere e riconducendo la sua essenza alla funzione generativa. La sirena è un essere doppio: donna-animale, ragione-istinto e infine vita-morte.

Sirena bicaudata – La tentazione

2016 Tela cucita con cordini e imbottita.Terra cruda. Conchiglie. Base in ferro. 45 cm h       La Sirena era per gli Etruschi il simbolo della grande Dea, la Madre degli Dei nel Pantheon delle divinità. Era rappresentata sui monumenti come simbolo di fertilità e potere femminili, scolpita all'ingresso delle tombe,...

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La Dea dei serpenti è una divinità legata al culto delle forze ctonie e degli inferi. È la Grande Madre che, associata con il simbolo del serpente, assume il valore di Trasformazione, di Morte e Rinnovamento. In questa piccola scultura tessile la dea danza in maniera sinuosa; la sua sofisticata pettinatura, caratterizzata da ricci anguiformi, emana forza rigenerativa. NeI moto vorticante della danza è rappresentato il movimento perpetuo del Tempo/Chronos, che si divora e si rigenera. Il serpente diviene la Dea stessa e viceversa: condividono i poteri, le manifestazioni e i simboli ad essi legati.

La dea dei serpenti

2016 35 x 45 cm Tela cucita con cordini - Imbottitura in cotone. Terracotta - Conchiglie. Base in ferro.   La Dea dei serpenti è una divinità legata al culto delle forze ctonie e degli inferi. È la Grande Madre che, associata con il simbolo del serpente, assume il valore...

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